venerdì 20 maggio 2011

Considerazione del blog creato per questi 3 anni

Questo blog è stato molto utile per l'apprendimento scolastico di questi 3 anni, è stato utile perchè si sono condivise informazioni utili semplici e veloci, poi è stato utile perchè il professore poteva anche verificare il lavoro eseguito molto facilmente e senza dover girare per i banchi e raccogliere fogli inutili.
Un altro aspetto positivo è stato che potevamo condividere le nostre impressioni liberamente scrivendo quello che volevamo.
e in fine tutto cio che si faceva in laboratorio e lo si poteva condividere con altre persone che magari non conoscevano o volevano chiarimenti sui lavori che si facevano, e poteva liberamente guardare e commentare tutto cio che si pubblicava sul blog senza problemi.
Come voto finale voglio dare un voto positivo (8)

martedì 1 giugno 2010

Ricerca fotovoltaico


Si utilizzano sempre di più le fonti rinnovabili perché quelle non rinnovabili si stanno esaurendo e anche per il motivo che le rinnovabili sono molto meno inquinanti di quelle non rinnovabili.

Le energie non rinnovabili sono quelle fonti di energia che derivano da risorse che tendono ad esaurirsi sulla scala dei tempi umani, diventando troppo costose o troppo inquinanti per l'ambiente, al contrario di quelle , che vengono reintegrate naturalmente in un periodo di tempo relativamente breve.
Le fonti non rinnovabili sono oggi quelle più sfruttate dall'umanità perché in grado di produrre le maggiori quantità di energia con impianti tecnologicamente semplici e collaudati. Nella maggior parte dei casi però, le fonti non rinnovabili sono quelle che inquinano di più danneggiando l'ambiente con le scorie o con i gas tossici che vengono inevitabilmente prodotti!
Sono fonti di energia non rinnovabile:

• i combustibili fossili:

• carbone

• petrolio

• gas naturale

• i materiali usati per la produzione di energia nucleare, quali l'uranio.

Un impianto fotovoltaico serve per produrre energia pulita viene trasformata dall’energia del sole a energia elettrica tramite un pannello fotovoltaico, può servire anche per usare l’energia prodotta dal sole per scaldare acqua.

Sistemi "stand alone" (isolati)




Questi sistemi FV non sono connessi alla rete elettrica pertanto non cedono l'energia prodotta in eccesso alla rete ma la accumulano in apposite batterie locali. L'energia immagazzinata consentirà l'erogazione in un secondo tempo (es. illuminazioni stradali in zone di montagna). Questi sistemi hanno l'indubbio vantaggio di fornire energia elettrica in luoghi ancora scoperti dalla rete elettrica e risolvere quindi il problema delle utenze difficili (il cui costo sociale di allacciamento alla rete elettrica è elevato).

Vedi impianti fotovoltaici a isola.

Sistemi "grid connect" (connessi alla rete elettrica)



Questi sistemi hanno un collegamento diretto con rete elettrica e possono scambiare energia elettrica (es. vendendo alla rete nazionale l'energia prodotta in eccesso dai pannelli solari rispetto al consumo). In questi casi l'utenza può contare sia sull'energia elettrica prodotta dal pannello fotovoltaico sia dalla normale erogazione di energia della rete nazionale. Il costo finale in bolletta sarà il saldo algebrico tra i due flussi di energia. Gli impianni "grid connect" possono essere di piccole dimensioni (es. piccole utenze) o di grandi dimensioni (es. centrali fotovoltaiche). Il principio di funzionamento è simile in entrambi i casi: l'energia elettrica prodotta dai pannelli solari ceduta direttamente alla rete elettrica nazionale e conteggiata a credito da uno speciale contatore del gestore della rete elettrica.

Schema:






procedura per un progetto fotovoltaico:

1. chiarire con il cliente che esigenze ha e che conoscenze ha.
2. fare un sopralluogo per capire come posizionare i pannelli e quale dei tipi è meglio per la situazione
3. spiegare al cliente cosa si è deciso di fare e che parametri usare
4. fare il preventivo del lavoro
5. ordinare tutti i pezzi
6. completare il lavoro
7. pagamento

Risultati economici kit Enel.si 1,5 kWp
Energia prodotta/anno [kWh] 2025
Ricavo annuo da Conto Energia € 855,36
Risparmio annuo fornitura energia (Scambio sul Posto) € 365,00
Totale beneficio annuo € 1.220,36

Caso di Finanziamento a 10 anni:
TAN 6,10% - TAEG 6,28 % - Prima rata a 6 mesi
Importo rata mensile (totale 120 rate): € 92,50
Importo annuo finanziamento: € 1.110,00

Tempo ritorno attualizzato dell' investimento [anni] 7
Tasso interno di rendimento 15%



Risultati economici kit Enel.si 3 kWp
Energia prodotta/anno [kWh] 4.050
Ricavo annuo da Conto Energia € 1.710,72
Risparmio annuo fornitura energia (Scambio sul Posto) € 729,00
Totale beneficio annuo € 2.439,72

Caso di Finanziamento a 10 anni:
TAN 6,10% - TAEG 6,33 % - Prima rata a 6 mesi
Importo rata mensile (totale 120 rate): € 166,50
Importo annuo finanziamento: € 1.998,00

Tempo ritorno attualizzato dell' investimento [anni] 6
Tasso interno di rendimento 16%


Risultati economici kit Enel.si 10 kWp
Energia prodotta/anno [kWh] 13.500
Ricavo annuo da Conto Energia € 5.443,00
Risparmio annuo fornitura energia (Scambio sul Posto) € 2.430,00
Totale beneficio annuo € 7.873,20

Caso di Finanziamento a 10 anni:
TAN 6,10% - TAEG 6,29 % - Prima rata a 6 mesi
Importo rata mensile (totale 120 rate): € 423,50
Importo annuo finanziamento: € 5.082,00

Tempo ritorno attualizzato dell' investimento [anni] 5
Tasso interno di rendimento 19%

giovedì 11 febbraio 2010

Filtri passivi

A polo singolo


La realizzazione più semplice di un filtro lineare è basata sulla combinazione di resistori, capacitori e induttori. Questi filtri sono i cosiddetti circuiti RC, RL, LC e RLC. Nel loro complesso sono chiamati "filtri passivi", perché il loro funzionamento è dipendente dalla presenza di un segnale variabile in Ingresso (Vi), e non introducono alcuna amplificazione del livello del segnale di ingresso.
Gli induttori bloccano i segnali ad alta frequenza e conducono quelli a bassa frequenza, mentre i capacitori si comportano al contrario.
Un filtro in cui il segnale passa attraverso un induttore, o nel quale un capacitore fornisce un percorso verso terra, presenta quindi minore attenuazione ai segnali a bassa frequenza che a quelli ad alta frequenza ed è un filtro passa basso.
Se il segnale passa attraverso un capacitore, o ha un percorso verso terra attraverso un induttore, allora il filtro presenta un'attenuazione minore per i segnali ad alta frequenza che per quelli a bassa frequenza, ed è un filtro passa alto.
I resistori da parte loro non hanno la proprietà di selezionare le frequenze, ma sono aggiunti a capacitori e induttori per determinare le costanti di tempo del circuito, e quindi le frequenze a cui essi rispondono.
A frequenze molto alte (maggiori di circa 100 megahertz), a volte gli induttori sono semplicemente fatti da un singolo anello o da una striscia di lamina metallica, e i capacitori da strisce metalliche adiacenti. Tali strutture, che sono utilizzate anche per fare adattamento di impedenza, sono chiamate stub.

Multipolari

I filtri di secondo ordine sono classificati in base al loro coefficiente di qualità o fattore Q. Si dice che un filtro ha un Q alto, se seleziona o inibisce un intervallo di frequenze stretto, relativamente alla sua frequenza centrale


FONTI : http://it.wikipedia.org/wiki/Filtro_(elettronica)
Filtri passivi

A polo singolo


La realizzazione più semplice di un filtro lineare è basata sulla combinazione di resistori, capacitori e induttori. Questi filtri sono i cosiddetti circuiti RC, RL, LC e RLC. Nel loro complesso sono chiamati "filtri passivi", perché il loro funzionamento è dipendente dalla presenza di un segnale variabile in Ingresso (Vi), e non introducono alcuna amplificazione del livello del segnale di ingresso.
Gli induttori bloccano i segnali ad alta frequenza e conducono quelli a bassa frequenza, mentre i capacitori si comportano al contrario.
Un filtro in cui il segnale passa attraverso un induttore, o nel quale un capacitore fornisce un percorso verso terra, presenta quindi minore attenuazione ai segnali a bassa frequenza che a quelli ad alta frequenza ed è un filtro passa basso.
Se il segnale passa attraverso un capacitore, o ha un percorso verso terra attraverso un induttore, allora il filtro presenta un'attenuazione minore per i segnali ad alta frequenza che per quelli a bassa frequenza, ed è un filtro passa alto.
I resistori da parte loro non hanno la proprietà di selezionare le frequenze, ma sono aggiunti a capacitori e induttori per determinare le costanti di tempo del circuito, e quindi le frequenze a cui essi rispondono.
A frequenze molto alte (maggiori di circa 100 megahertz), a volte gli induttori sono semplicemente fatti da un singolo anello o da una striscia di lamina metallica, e i capacitori da strisce metalliche adiacenti. Tali strutture, che sono utilizzate anche per fare adattamento di impedenza, sono chiamate stub.

Multipolari

I filtri di secondo ordine sono classificati in base al loro coefficiente di qualità o fattore Q. Si dice che un filtro ha un Q alto, se seleziona o inibisce un intervallo di frequenze stretto, relativamente alla sua frequenza centrale

impianto fotovoltaco (spiegazione)

Come funziona un impianto fotovoltaico

I materiali come il silicio possono produrre energia elettrica se irragiati dalla luce solare. Una caratteristica fisica che ha consentito negli anni '50 di realizzare la prima cella fotovoltaica della storia dell'uomo. Lo stesso nome "fotovoltaico" esprime in sè tutto il significato della scoperta, foto = luce e voltaico = Alessandro Volta (inventore della batteria).
I pannelli fotovoltaici sono installati sul tetto della propria abitazione o ovunque ci sia un'esposizione diretta ai raggi solari (es. terrazze, cortili, terreni ecc.).
La luce solare è trasformata in energia elettrica alternata, usufruibile per tutte le normali attività domestiche.
L'energia elettrica prodotta dai pannelli in eccesso, rispetto ai consumi, viene venduta alla società elettrica come credito da applicare sulla bolletta elettrica. Questo quadro si è ampliato radicalmente nel 2005, quando l'Italia ha approvato il primo "conto energia" in base al quale chiunque può rivendere l'energia prodotta dai pannelli solari ottenendo in cambio un reddito netto (profitto). Attualmente è concesso al massimo compensare il costo della propria bolletta elettrica.



Le celle fotovoltaiche collegate tra loro formano un modulo fotovoltaico in grado di trasformare la luce solare direttamente in energia elettrica. Un modulo è costituito da 36 celle poste in serie e consente di produrre una potenza di circa 50 Watt. Ogni singola cella fotovoltaica (FV) può produrre circa 1,5 Watt di potenza a una temperatura standard di 25°C. L'energia prodotta dal modulo prende il nome di potenza di picco (Wp).
La modularità dei pannelli fotovoltaici consente una vasta flessibilità di impiego. Le celle possono essere combinate in serie sulla base delle reali esigenze energetiche dell'utenza o sulle caratteristiche della superficie destinata all'impianto.
L'energia elettrica in uscita dal modulo viene passa per dispositivi balance of system per adattare la corrente e trasformarla in corrente alternata tramite il sistema di inverter. L'energia così modificata è introdotta nella rete elettrica per alimentare il consumo di elettricità locale (sistemi isolati in case o imprese) o per essere computata a credito da uno speciale contatore del gestore della rete elettrica.

Come avviene la conversione della radiazione solare in energia elettrica.
Fin qui abbiamo descritto gli aspetti pratici. Facciamo adesso un passo indietro per descrivere gli elementi fisici che consentono il funzionamento di un pannello solare. Il flusso luminoso proveniente dal Sole (radiazione solare) investe il materiale semiconduttore del pannello solare, normalmente realizzato utilizzando il silicio. Gli atomi di silicio del pannello solare compongono un reticolato cristallino tridimensionale di forma tetraedrica in cui ognuno di essi mette in comune uno dei suoi quattro elettroni di valenza. L'elettrone in comune è quello con orbita più esterna mediante il quale avviene la conduzione elettrica. Gli altri tre elettroni con orbita più interna sono invece fortemente legati al nucleo dell'atomo e non partecipano alla conduzione. Allo stato normale gli elettroni esterni si trovano in una fase di valenza e non dispongono dell'energia sufficiente per condurre elettricità. Quando ciò si verifica l'elettrone passa dalla banda di valenza a quella di conduzione ed è libero di muoversi all'interno del reticolato grazie alla stretta vicinanza degli altri atomi di silicio. Nel passaggio di banda lascia dietro di sé una lacuna. Il movimento degli elettroni esterni in banda di conduzione e delle relative lacune continua fin quando è presente l'irraggiamento solare. Per una spiegazione più approfondita sul ruolo dei semiconduttori nelle celle solari dal punto di vista fisico rimandiamo alla pagina in questione, dove abbiamo illustrato il principio fisico in base al quale una cella solare produce energia elettrica quando è sollecitata dalla luce solare.

I semiconduttori
La differenza con i materiali conduttori e isolanti. I materiali conduttori possiedono elettroni esterni appartenenti alla stato di valenza e di conduzione. Per questa ragione conducono ottimamente l'elettricità. Le due bande sono sostanzialmente sovrapposte. Al contrario, i materiali isolanti hanno la banda di conduzione molto distante da quella di valenza. Nei semiconduttori gli elettroni sono allo stato di valenza (come nei materiali isolanti) ma la distanza con la banda di conduzione è minima. E' quindi possibile che un elettrone esterno passi temporaneamente dalla banda di valenza a quella di conduzione. Ciò avviene quando l'elettrone è investito da un flusso luminoso in grado di liberare gli elettroni più esterni. Per ogni elettrone passato alla banda di conduzione si lascia libera una lacuna nella banda di valenza. Come l'elettrone nella banda di conduzione anche la lacuna tende a spostarsi nella banda di valenza per effetto del campo elettrico comportandosi come una carica positiva.

giovedì 7 gennaio 2010

ricerca ne555






L'NE555 è un circuito integrato che contiene un multivibratore che può essere configurato come monostabile (timer), come astabile (oscillatore) e come bistabile (flip-flop) permettendo la realizzazione di numerosissime applicazioni diverse.

Il circuito interno di questo integrato è formato da 23 transistors, 2 diodi e 16 resistori che compongono oltre al già citato partitore per ottenere le tensioni di riferimento, due comparatori, un latch e uno stadio di potenza per pilotare il carico. Il tutto viene fornito normalmente in un contenitore plastico a 8 pin DIP, ma esistono versioni in contenitore metallico e in vari contenitori SMT.

Il 555 e i suoi derivati hanno tre modalità operative:

Monostabile: in questa configurazione, il 555 funziona a "colpo singolo", con un singolo impulso di trigger che manda l'uscita a +Vcc e fa caricare il condensatore C. Utilizzabile per rilevatori di impulso, antirimbalzo per pulsanti, timers, interruttori a tocco, etc.

Astabile: il 555 opera come un oscillatore. Utilizzato ad esempio in lampeggiatori per LED o lampade a incandescenza, come generatore di impulsi, generatore di toni, etc.

Bistabile: il 555 si comporta come un flip-flop, se il pin DIS non viene connesso e non si impiega il condensatore.

grafico del rapporto componenti della prova exel

impianto citofono



impianto di due citofoni comunicanti

prova di exel





Prova con exel presi dei componenti e i prezzi su internet inseriti su exel e fatto il risultato di tutto usando le formule di exel

giovedì 29 ottobre 2009

excel



















Inserire dati
Per inserire un numero, una data o del testo in una cella è sufficiente selezionarla e iniziare a scrivere.
Per confermare il dato basta fare un clic sul pulsante Invio posto sulla barra della formula o, in alternativa, premere il tasto Invio della tastiera.

Selezionare cella/e e intero foglio
Per selezionare una singola cella basta cliccarci sopra con il tasto sinistro del mouse.
Per selezionare più celle vicine tra loro bisogna selezionare la prima cella e, mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinare la selezione fino al punto desiderato. Per selezionare invece celle distanti tra loro bisogna fare un clic su ciascuna di esse con il tasto sinistro del mouse mantenendo premuto il tasto Ctrl della tastiera.
Infine, per selezionare tutto il foglio di lavoro basta fare un clic sul quadratino posto in alto a sinistra del foglio: tra la colonna A e la riga 1.
Selezionare una o più righe
Per selezionare un’intera riga basta fare un clic con il tasto sinistro del mouse sul relativo numero.
Per selezionare un gruppo di righe vicine bisogna selezionare la prima e, mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinare la selezione fino al punto desiderato. Per selezionare righe distanti tra loro bisogna fare un clic su ciascuna di esse con il tasto sinistro del mouse, mantenendo premuto il tasto Ctrl della tastiera.

Selezionare una o più colonna
Per selezionare un’intera colonna bisogna fare un clic con il tasto sinistro del mouse sulla relativa lettera.
Per selezionare più colonne vicine tra loro bisogna selezionare la prima e, mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinare la selezione fino al punto desiderato. Per selezionare colonne distanti tra loro bisogna fare un clic su ciascuna di esse con il tasto sinistro del mouse, mantenendo premuto il tasto Ctrl della tastiera.

Inserire righe e colonne
Con Excel è possibile inserire righe e colonne in qualsiasi momento e in qualsiasi punto del foglio di lavoro.
Per inserire, ad esempio, una nuova riga tra la numero 4 e la numero 5 bisogna selezionare la riga 5, ovvero quella che seguirà quella nuova; di seguito andare sul menu Inserisci e fare un clic sulla voce Righe.
In questo modo comparirà la nuova riga.
Per inserire una nuova colonna la procedura è simile: bisogna selezionare la colonna che seguirà quella nuova, andare sul menu Inserisci e fare un clic su Colonna.

Cancellare righe e colonne
Per eliminare un’intera riga bisogna selezionarla, andare sul menu Modifica e fare un clic sulla voce Elimina.
Per eliminare una colonna la procedura è la medesima: selezionare la colonna e dal menu Modifica fare un clic su Elimina.

Modificare larghezza e altezza
Per modificare l’altezza di una riga bisogna selezionare una qualsiasi cella della riga interessata; andare sul menu Formato, selezionare la voce Riga e di seguito fare un clic su Altezza.
A questo punto occorre digitare l’altezza che si desidera dare alla riga, ad esempio 30, e dare l’OK.
Ecco che, automaticamente, aumenterà l’altezza della riga.
Per modificare la larghezza di una colonna la procedura è simile: bisogna selezionare una cella qualsiasi della colonna interessata, andare sul menu Formato, selezionare la voce Colonna e di seguito fare un clic su Larghezza. A questo punto basta inserire il valore della larghezza che si desidera dare alla colonna, ad esempio 30, e dare l’OK.
Aggiungere e sostituire dati
Per aggiungere un dato al contenuto di una cella bisogna fare doppio clic sopra di essa; posizionare il cursore nel punto in cui si vuole aggiungere il dato, digitare e infine confermare.
Per sostituire il contenuto di una cella con uno nuovo basta selezionare la cella, digitare e infine confermare.
Annulla e Ripristina
Attraverso i pulsanti Annulla e Ripristina, posti sulla barra degli strumenti, è possibile annullare o ripristinare un’operazione. Ad esempio, se per errore cancellassimo il contenuto nella cella A2 attraverso il pulsante Annulla, potremo annullare l’operazione di cancellazione; mentre attraverso il pulsante Ripristina potremo ripristinare l’operazione di cancellazione.

Copiare celle
Per duplicare la tabella del foglio 1 nel foglio 2 bisogna selezionare la tabella, andare sul menu Modifica e fare un clic sulla voce Copia. Quindi aprire il foglio 2, andare sul menu Modifica e fare un clic sulla voce Incolla.
Per copiare e incollare è possibile utilizzare anche i pulsanti Copia e Incolla posti sulla barra degli strumenti.
Excel inoltre mette a disposizione uno strumento chiamato Incolla speciale, che permette di copiare solamente parti specifiche del contenuto delle celle. Per procedere bisogna selezionare ad esempio la tabella; andare sul menu Modifica e fare un clic sulla voce Copia. A questo punto bisogna aprire il foglio nel quale si vuole inserire la tabella copiata, andare sul menu Modifica e fare un clic sulla voce Incolla Speciale. Attraverso la finestra di dialogo è possibile decidere cosa copiare della tabella, ad esempio solamente le formule. Di seguito basta fare un clic su OK.
Spostare celle
Per spostare il contenuto di una o più celle tra i fogli di una cartella di lavoro (o anche tra diverse cartelle di lavoro) bisogna selezionare le celle, andare sul menu Modifica e fare un clic sulla voce Taglia. A questo punto occorre aprire il foglio nel quale si vuole inserire la tabella copiata; di seguito andare sul menu Modifica e fare un clic su Incolla.
Per tagliare e incollare è possibile utilizzare anche i pulsanti Taglia e Incolla posti sulla barra degli strumenti.

Cancellare celle
Per cancellare il contenuto di una o più celle bisogna selezionarle e premere il tasto Canc della tastiera. In alternativa è possibile andare sul menu Modifica e selezionare la voce Cancella. A questo punto facendo un clic su Tutto cancelleremo il contenuto, la formattazione e il commento relativo alle celle; facendo un clic su Formati cancelleremo solamente la formattazione; facendo un clic su Sommario il contenuto e infine facendo un clic su Commenti solamente i commenti relativi a quelle celle.

Inserire un foglio
Per inserire un nuovo foglio di lavoro bisogna andare sul menu Inserisci e fare un clic sulla voce Foglio di Lavoro. Automaticamente apparirà il nuovo foglio al quale Excel, nel nostro caso, ha assegnato il numero 4.

Rinominare un foglio
Per rinominare un foglio di lavoro bisogna andare sul menu Formato, selezionare la voce Foglio di lavoro e di seguito fare un clic su Rinomina. Quando l’etichetta apparirà evidenziata in nero è possibile inserire il nuovo nome. Per confermarlo basta premere il tasto Invio della tastiera o anche fare un clic a vuoto con il tasto sinistro del mouse.
L’altra procedura utile per rinominare un foglio di lavoro consiste nel fare doppio clic direttamente sulla sua etichetta.

Eliminare un foglio
Per eliminare un foglio di lavoro, ad esempio “Spese complessive”, bisogna aprirlo, andare sul menu Modifica e selezionare la voce Elimina Foglio. A questo punto Excel lancia una finestra con la quale chiede conferma dell’eliminazione del foglio.
Se ne siamo sicuri basta fare un clic su Elimina.

Copiare un foglio
Per copiare un foglio di lavoro all’interno della stessa cartella o tra cartelle diverse, dopo aver aperto il foglio, bisogna andare sul menu Modifica e fare un clic sulla voce Sposta o copia foglio.
Nella finestra di dialogo, attraverso il menu a tendina, è possibile:
selezionare la cartella nella quale si vuole inserire la copia del foglio, in questo caso la cartella libri;
stabilire dove posizionare il foglio, ad esempio prima del foglio numero 2.
Di seguito bisogna mettere il segno di spunta nella casella Crea una Copia e infine dare l’OK.
In questo modo il foglio spese è stato copiato nella cartella libri.

Spostare un foglio
Per spostare un foglio di lavoro all’interno della stessa cartella o tra cartelle diverse, dopo aver aperto il foglio, bisogna andare sul menu Modifica e fare un clic sulla voce Sposta o copia foglio.
Nella finestra di dialogo, attraverso il menu a tendina, è possibile:
selezionare la cartella nella quale si vuole spostare il foglio, ad esempio la cartella libri;
stabilire dove posizionare il foglio, ad esempio prima del foglio numero 3.
Infine basta fare un clic su OK.
In questo modo il foglio spese è stato spostato nella cartella libri.

giovedì 22 ottobre 2009

display a 7 segmenti


display a sette segmenti con interruttori per tutti i pin del segmento apertira con lettere indicizzate con : A B C D E F G ogni tasto corrisponde a un segmento che si accende o si spegne tramite l'interruttore